Le Figlie di Putin [Podcast]

PUNTATA 54

Pace o condizionatore? E’ la domanda che ha posto Draghi durante la conferenza stampa di ieri con il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco. L’occasione era la presentazione del Documento di economia e finanza approvato dal Consiglio dei Ministri. Un pacchetto di misure da 4-5 miliardi di euro.

La domanda di Draghi però riguarda le sanzioni che l’Europa potrebbe decidere di intraprendere in questa fase del conflitto. “Se dovessero cessare le forniture di gas oggi, – ha spiegato Draghi – fino a tardo ottobre siamo coperti dalle nostre riserve e da varie altre produzioni. Le conseguenze non le vedremo fino all’autunno”.

“Noi andiamo con l’Unione europea: se ci impongono l’embargo saremo contenti di seguire. Cosa preferiamo la pace o star tranquilli con l’aria condizionata accesa tutta l’estate?”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. 

E cosa succede in europa? La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che bisognerà colpire gli introiti di Mosca derivanti dai combustibili fossili. L’Italia ribadisce la necessità di porre un tetto europeo al prezzo del gas. Il Regno Unito punta a interrompere l’import di carbone e petrolio dalla Russia entro la fine dell’anno. L’Ungheria, invece, sarebbe pronta a pagare il gas russo in rubli.

Intanto la Russia ha pagato in rubli una cedola da quasi 600 milioni di euro di bond visto che è stata negata la transazione in dollari: una notizia che ha portato le probabilità di un default del Paese al 99%. Intanto ci saranno nuove sanzioni per la Russia: colpite anche le figlie di Putin. Stop ai conti all’estero.