Il pacifismo interessato e la soluzione armata [Podcast]

PUNTATA 36 de LA FATTORIA QUIRINALE E ALTRI ANIMALI POLITICI PODCAST. Nel sesto giorno di guerra, la Russia ha intensificato la sua offensiva sull’Ucraina. La seconda città del Paese, Kharkhiv, è stata colpita da pesanti bombardamenti. A Kiev, un altro attacco ha colpito la torre della Tv di Stato. Se da un lato la Russia sembra intensificare gli sforzi militare, dall’altro Putin sembra essere stato abbandonato anche dai Paesi più vicini a lui: il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto ieri che Pechino “deplora lo scoppio del conflitto” ed è pronta a mediare. Il presidente turco Erdogan ha chiesto un immediato cessate il fuoco. Infine, una delle immagini che probabilmente rimarrà più impressa nella memoria di questi giorni di conflitto: è il video che mostra i rappresentanti di 100 Paesi che abbandonano insieme l’aula che ospitava la Conferenza sul disarmo, a Ginevra. Aveva appena iniziato a parlare il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.“E’ il momento di fare i conti con la storia. Quello che abbiamo davanti è qualcosa che ci deve unire. Il futuro dei nostri figlia sia il più possibile conservato, come è stato il nostro passato. Un passato di pace e libertà”. ha detto Mario Draghi durante la sua replica al Senato.

Stefano sottolinea l’intervento sincero del senatore Cangini (Forza Italia) che ha fatto autocritica sulla fascinazione di Putin. Tutti i partiti hanno votato a favore della risoluzione, solo pochi tra i verdi, Fratoianni e gli ex 5 Stelle si sono detti contrari a questa misura. Vincent “interventista” si ritrova dalla stessa parte di Tabacci e di dice “sconvolto”. La guerra come la pandemia cambierà lo scenario politico italiano e trarne le spese sarà Matteo Salvini su tutti. 

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