In questa puntata faccio un gioco: ho riadattato il discorso di San Crispino, il discorso che Shakespeare fa pronunciare a Enrico V prima della battaglia di Agincourt. Questo a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno di quanto e come un leader unisce una comunità di persone verso un obiettivo più di mille ragionamenti, programmi e quant’altro. Buon ascolto da Vincent Russo.
Testo della puntata [Le parole sono di William Shakespeare, riadattate da Vincent Russo]
“Il movimento sta morendo” “Ah se solo potessimo avere un centinaio di parlamentari 5 Stelle in più”
Chi mai desidera questo? Mio cugino? Se è destino che si muoia, siamo già in numero più che sufficiente; e se viviamo, meno siamo e più grande sarà la nostra parte di gloria. In nome di Gianroberto Casaleggio, ti prego, non desiderare un solo uomo di più. Anzi, fai pure proclamare a tutti i gruppi parlamentari che chi non si sente l’animo di battersi oggi, domani, in questi mesi se ne vada a casa: gli daremo il lasciapassare e gli metteremo anche in borsa i soldi delle restituzioni.
Non vorremmo morire in compagnia di alcuno che temesse di esserci compagno nella morte. Oggi è la festa di Santa Giovanna Francesca; colui che sopravviverà e tornerà a casa, si leverà sulle punte sentendo nominare questo giorno, e si farà più alto, al nome di Santa Giovanna Francesca. Chi vivrà e arriverà alla vecchiaia, ogni anno alla vigilia festeggerà dicendo: “Domani è Santa Giovanna Francesca”; poi farà vedere a tutti le sue cicatrici, e dirà: “Queste ferite le ho ricevute il giorno di Santa Giovanna Francesca”.
Da vecchi si dimentica, e come gli altri, egli dimenticherà tutto il resto, ma ricorderà con grande fierezza le gesta di quei giorni. Allora i nostri nomi, a lui familiari come parole domestiche – il presidente del Consiglio Conte, i 208 miliardi del Recovery Plan, Patuanelli e Sileri, Beppe Grillo, Vito Crimi, la piattaforma Rousseau– saranno nei suoi brindisi rammentati e rivivranno questa storia.
Ogni bravo ex parlamentare racconterà al figlio, e il giorno di Santa Giovanna Francesca non passerà mai, da quest’oggi, fino alla fine del mondo, senza che noi in esso non saremo menzionati; noi pochi. Noi felici, pochi. Noi manipolo di grillini: poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello, e per quanto umile la sua condizione, sarà da questo giorno elevata, e tanti parlamentari ora nel gruppo Misto si sentiranno maledetti per non essersi trovati oggi qui, e menomati nella loro virilità sentendo parlare chi ha combattuto con noi in questo giorno!”
