Terza Guerra Mondiale? Sarà diversa e Putin ha un grande vantaggio

La decisione del presidente russo Putin di riconoscere le repubbliche separatiste ha suscitato immediata condanna da parte della comunità internazionale, con i leader occidentali che hanno promesso nuove sanzioni e hanno dichiarato che la mossa segna la fine del processo di pace di Minsk. Tuttavia, il riconoscimento delle repubbliche da parte di Mosca non si qualifica come un’aggressione militare diretta e quindi non dovrebbe innescare tutto il peso delle sanzioni senza precedenti che sono state preparate in caso di un’invasione russa, con i carri armati russi che puntano su Kiev.

Il riconoscimento delle repubbliche servirà ad aumentare ulteriormente le tensioni intorno all’Ucraina. Dall’ottobre 2021, Putin ha circondato il paese su tre lati con una potenziale forza di invasione che conta secondo alcuni analisti circa 200.000 soldati e mezzi pesanti. Una formazione militare russa senza precedenti non fa temere il più grande conflitto dopo la seconda guerra mondiale? A molti storici sta ricordando l’occupazione di Hitler del marzo 1938, la richiesta di autonomia dei sudeti e la successiva annessione della Cecoslovacchia. Secondo alcuni analisti come Edward Luttwak “Putin vuole fare Hitler, ma è un Mussolini”.

Gli alleati di Putin sono anche a casa nostra, sono in occidente, gli alleati di Putin sono anche negli Stati Uniti. Pensate all’America di Trump, tradizionalista, anti-abortista, razzista, secondo voi si alleerebbe con il liberal dem Biden o con Putin? Naturalmente nell’eventualità di un conflitto mondiale. 

In questi anni Putin ha combattuto anche con una grande arma invisibile, la comunicazione, è diventato il paladino di una certa destra, il paladino di una certa cultura in Europa e nel Mondo. Il paladino di sedicenti valori tradizionali. Diritti civili? Diritti ai gay? Fa di tutto per mostrare la decadenza ( secondo il suo punto di vista) dell’occidente multi-tutto, contro le nazioni “patriote”, le nazioni “madri” (che partoriscono figli). Se ci sarà una guerra, sarà una guerra nuova, non nazioni schierate una contro l’altro ma pezzi della stessa nostra società occidentale che si contrappongono sullo stesso territorio, una grande guerra civile a livello mondiale. Putin ci ha portato la guerra in casa, anche sull’Ucraina, quanta indulgenza. Se ha invaso uno Stato libero la reazione dovrebbe essere dura e muscolare.